Il 29 gennaio 2025 a partire dalle ore 10.00-12.30 presso la Sala degli Svizzeri di Villa Mondragone (via Frascati, 51 Monte Porzio Catone) si terrà l'evento “Villa Mondragone House of Life”. L'incontro, nell'ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria 2025 del 27 gennaio, celebrate in Italia dal 2000 grazie a una legge che vide come primo firmatario il giornalista Furio Colombo (recentemente scomparso) per ricordare il dramma dello sterminio e delle persecuzioni nei confronti del popolo ebraico, intende in questa occasione celebrare il decennale del riconoscimento a Villa Mondragone del titolo di “House of Life” da parte della International Raoul Wallenberg Foundation.
I saluti istituzionali sono affidati a Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell'Università di Roma Tor Vergata, Lucia Ceci, direttrice del dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, Claudia Gina Hassan, direttrice del Master in Studi sulla Shoah e sulla Memoria, Massimo Pulcini, sindaco di Monteporzio Catone, Francesca Sbardella, sindaca di Frascati.
Introduce e coordina Tommaso Caliò, direttore del Centro Romano di Studi sull'Ebraismo (CERSE) e associato di Storia del cristianesimo al dipartimento di Storia, patrimonio culturale, formazione e società di Roma Tor Vergata.
Nel 2015 fu conferita la per ricordare il ruolo del rettore del Nobile collegio gesuitico, padre Raffaele de Ghantuz Cubbe, dichiarato “giusto tra le nazioni”, insieme ad altri docenti della scuola nella protezione di alcuni bambini ebrei perseguitati durante la Seconda Guerra Mondiale. Saranno approfondite in particolare le storie di Roland Hettner, pittore espressionista tedesco costretto a fuggire dalla Germania dopo l'avvento del nazismo, della sua ex moglie Marfried Salomon, di origine ebraica, e del loro figlio Florian, tutti tre accomunati dal fatto di stati nascosti all'interno della Villa.
La storia della loro presenza a Mondragone di cui erano perse le tracce, verrà raccontata da chi l'ha ricostruita maniera dettagliata: Valentina Viotti, studentessa della laurea magistrale in Scienze della storia e del documento dell'Università di Roma Tor Vergata, insieme alla collaborazione degli eredi di Florian Hettner.
I figli di Hettner prenderanno parte all'iniziativa insieme agli ex alunni del Nobile Collegio di Villa Mondragone Marco Pavoncello e Graziano Sonnino. Quest'ultimo ritorna a Villa Mondragone dopo aver descritto la propria esperienza lo scorso anno.
”La ricerca – spiega Viotti all'ufficio stampa di ateneo - è finalizzata a colmare un vuoto documentario sorto intorno alla permanenza, durante il secondo conflitto mondiale, della famiglia Hettner presso il Nobile Collegio gesuita di Villa Mondragone che durante i nove terribili mesi dell'occupazione nazista di Roma, si erge a ricovero per cittadini sfollati e rifugiati. La testimonianza orale, rilasciata nel 2010 da un protagonista appartenente alla comunità ebraica romana, riflette una luce chiara sull'operato dei religiosi: mettendo a repentaglio la propria incolumità, hanno accolto tra le viscere del Collegio dei bambini ebrei, che inizialmente si pensava fossero tre”. Tuttavia, una fotografia scattata sulla terrazza del Collegio Pio Latino Americano nel 1944, riportava nella didascalia il nome di Florian Hettner, avvalorava l'ipotesi di un quarto bambino, che neanche gli altri tre bimbi ricordavano di aver incontrato in quel periodo.
“Dopo aver allacciato un contatto con i familiari a lui succeduti - prosegue - e ottenuto la loro fiducia, si è dischiuso per me l'archivio privato conservato presso la loro abitazione di Verona. Lo studio della documentazione inedita ha confermato non solo il nascondimento di Floriano presso il Nobile Collegio di Villa Mondragone, ma anche quello di suo padre Roland, artista tedesco fuggito dal regime nazista al quale si opponeva, e quello di sua madre Marfried Salomon, figlia di commercianti ebrei di Amburgo. Nuove carte a riguardo - conclude la studentessa - sono emerse dall'archivio dell'anagrafe del Comune di Monte Porzio Catone e dall'Archivio Storico della Segreteria di Stato presso la Città del Vaticano”.
Con la speranza di restituire ai protagonisti la giusta collocazione nella porzione di Storia a loro spettante, ulteriori prospettive di indagine sono aperte verso raccolte documentarie italiane ed estere.
In allegato il programma completo della giornata