Ad uno studio multidisciplinare - pubblicato nel 2021 sulla rivista Nature - alle frontiere della fisica, della biologia, dell’informatica e dell’ingegneria, è stato assegnato il Premio Aspen Institute Italia 2024 per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti, giunto alla nona edizione.
Si parla dell’Euplectella Aspergillum, una spugna per costruire navi, grattacieli e aerei. Lo studio vede come protagonista l’università di Roma Tor Vergata, affiancata dalla New York University, che ha contribuito fortemente alla comprensione dei risvolti biologici dei risultati delle super-simulazioni, e dall’Università di Harvard, dove due degli autori prestavano incarico ai tempi delle super-simulazioni.
La ricerca che indaga il ruolo della geometria della spugna relativamente alla sua risposta al fluido circostante potrà avere notevoli implicazioni per la progettazione ingegneristica del futuro, da nuove strutture a bassa resistenza per la realizzazione di navi e fusoliere di aeroplani, fino ad arrivare a innovativi grattacieli, più alti e più snelli di quelli attuali. “Ci sarà meno resistenza aerodinamica sui grattacieli costruiti con un simile reticolo di creste e fenestrature? La distribuzione delle forze applicate risulterà ottimizzata? Rispondere a queste e ad altre domande è un obiettivo chiave del nostro gruppo di ricerca”, dichiara Giacomo Falcucci coordinatore della ricerca, del dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”.
“Super-simulazioni di flussi idrodinamici rivelano l’adattamento della struttura scheletrica di spugne di profondità e aprono prospettive inedite per la progettazione ingegneristica nel settore aeronautico, aerospaziale e navale”. Questa è la descrizione della ricerca riguardo l’Euplectella Aspergillum, conosciuta anche come Cestello di Venere, una spugna che vive in profondità nell’Oceano Pacifico e intorno al Continente Antartico e che possiede proprietà strutturali eccezionali, con uno scheletro in fibra di silicio, elemento che la spugna estrae dall’acqua di mare, trasformandolo in sottilissime fibre di vetro. Da qui l’appellativo di “spugna di vetro”.
GLI SCIENZIATI PREMIATI E TUTTI I PARTECIPANTI
Giacomo Falcucci, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”, Università di Roma Tor Vergata; Department of Physics, Harvard University; Maurizio Porfiri, Department of Biomedical Engineering; Department of Mechanical and Aerospace Engineering; Center for Urban Science and Progress, Tandon School of Engineering, New York University; Sauro Succi, Center for the Life Nano- and Neuro Science, Istituto Italiano di Tecnologia, Roma; Department of Physics, Harvard University; Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” (IAC), CNR Roma; Giorgio Amati, High Performance Computing Department, CINECA, Roma; Pierluigi Fanelli, Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM), Università della Tuscia, Viterbo; Vesselin K. Krastev, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”, Università di Roma Tor Vergata; Giovanni Polverino, Centre for Evolutionary Biology, School of Biological Sciences, University of Western Australia, Perth.
Oltre ai vincitori del premio hanno partecipato all’incontro del 18 giugno Giulio Tremonti, Presidente Aspen Institute Italia; Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia; Ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, Sapienza Università di Roma; Alberto Sangiovanni Vincentelli, The Edgar L. and Harold H. Buttner Chair of Electrical Engineering and Computer Sciences, University of California, Berkeley, USA; Alfonso Fuggetta, Amministratore Delegato e Direttore Scientifico, Cefriel; Luciano Maiani, Professore Emerito di Fisica Teorica, Sapienza Università di Roma.
La consegna del Premio, tenutasi il 18 giugno alle ore 17:30 nella sede Aspen di Piazza Navona 114, è stata preceduta dal panel dibattito “Il supercalcolo come risorsa strategica”.
PREMIO ASPEN: DESCRIZIONE
Il Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stato istituito nel dicembre 2015 nel quadro del costante impegno dell’Istituto per l’internazionalizzazione della leadership e per le relazioni transatlantiche. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una ricerca nell’ambito delle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e/o organizzazioni di ricerca dell’Italia e degli Stati Uniti. Il Premio, che assegna alla ricerca vincitrice 40.000 euro lordi, consolida l’impegno dell’Istituto nei confronti dell’organizzazione di iniziative e incontri di approfondimento su temi connessi alla cultura scientifica e all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alla loro rilevanza per l’Italia.