Lunedì 20 novembre alle ore 10.00 presso l’Aula Magna della Economia Tor Vergata si è svolta la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico del corso di laurea in Global Governance.
Il primo a parlare è il prof. Gustavo Piga, direttore del corso di laurea triennale in inglese Global Governance che, dopo i ringraziamenti, dà la parola per i saluti iniziali al prof. Nathan Levialdi Ghiron, Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata e alla prof.ssa Lucia Leonelli, Preside della Facoltà di Economia. Il Rettore ha sottolineato l’internazionalità del corso, attraverso di tre punti chiave: “In un corso internazionale come questo, sono importanti l’apprendimento nel segno dell’interdisciplinarietà, il confronto su importanti tematiche e il “team building”; in un contesto come Roma, di per sé multiculturale, in considerazione della sua storia”. La prof Leonelli si rivolge ai presenti: “è un piacere darvi il benvenuto nella Facoltà di Economia. Oggi una buona governance è uno dei più importanti “driver” per il successo e la sostenibilità è essenziale per la società, le aziende e per gli individui. In questo corso internazionale lo scopo fondamentale è, nella mia opinione, quello di stare insieme, anche imparando a gestire le differenze”.
In primo piano la presenza di Jyotsna (o Jo) Puri, Associate Vice-President - Strategy and Knowledge Department (SKD) in rappresentanza del Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo (International Fund for Agricultural Development - IFAD), delle Nazioni Unite. Il titolo della sua relazione è Evidence-Driven Policy for Solving the Climate Problem: Some Challenges and Solutions.
Jyotsna Puri presso l'IFAD guida il lavoro strategico dell'organizzazione nelle sue aree chiave, avendo come obiettivi principali l'agricoltura, il clima, i problemi legati al genere, la nutrizione, la gioventù e l'inclusione sociale, contribuendo con la sua visione alla mobilitazione delle risorse e sostenere il mandato globale dell'IFAD nel fornire consulenza politica all'avanguardia. Nel 2019 come è stata scelta dal Global Landscape Forum tra le 16 donne di maggior leadership nel tentativo di “ristabilire” le condizioni della Terra attraverso il suo lavoro quotidiano.
La Dott.ssa Puri nel suo discorso ha messo in risalto l’importanza di quattro elementi per comprendere l’evoluzione del cambiamento climatico, tra questi i Bias, quei pregiudizi o conoscenze precostituite che non sempre aiutano nel comprendere la realtà.
Cita esempi concreti per ridurre le emissioni che causano l’effetto serra quali il minor uso di auto e viaggi transoceanici, un limite alle nascite o l’abitudine a seguire una dieta a base di prodotti della terra. “Nei libri di testo in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia, però, almeno un paio di questi sistemi non sono neanche nominati. Da ciò si trae – conclude la dott.ssa Puri -la prima lezione: “consideriamo i Bias nelle valutazioni che facciamo”.
Un altro punto da considerare è l’aspetto dei benefici e a tal riguardo fa l’esempio della costruzione di strade in determinate aree e dell’importanza di valutare l’impatto economico in combinazione a un effetto di deforestazione, anche dal punto di vista di dimensioni, di un’opera del genere. Anche l’impatto economico.
Successivamente la dott. ssa Jyotsna Puri ha parlato del comportamento da assumere, in personale e generale, per cercare di affrontare la crisi climatica. Un esempio alquanto particolare: ”In un’area degli USA, tempo fa, per incentivare l’igiene delle mani da parte dei medici, misero in un punto strategico, vicino alcune entrate delle porte, dei dispenser per disinfettarsi; al di sopra di questi una foto con due occhi che osservavano in tono quasi di giudizio. L’esperimento ha successivamente previsto anche che ogni volta che un dottore avesse usato del prodotto igienico, si spruzzasse del profumo nell’aria. “Entrambi i mezzi furono efficaci e soprattutto quest’ultimo espediente fece alzare di molto l’uso di igienizzanti”. Dichiara la dott. ssa Puri, proseguendo affermando quanto questo caso spinga a ragionare sul cosiddetto “automatismo” dei comportamenti virtuosi, che va indotto in questo e altri modi, incentivando così azioni dagli effetti positivi.
Infine conclude con il concetto “Costruisci meglio dall’inizio”, una frase quasi motivazionale per spingere a evitare comportamenti negativi e disfattisti, ma di cercare di trovare soluzioni, considerando anche i punti precedenti citati, senza rimpianti e con desiderio di agire concretamente.
Hanno fatto seguito tante domande da parte degli studenti di Global Governance, curiosi ed appassionati.
Presenti all’incontro la prof.ssa Giulia Costa, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria informatica, la prof.ssa Federica Mucci, Dipartimento di storia, patrimonio culturale, formazione e società per parlare di Legge, il prof. Lorenzo Perilli, Dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte, il prof. Alessio Porretta, Dipartimento di Matematica, il Prof. Stefano Orlando, Dipartimento di Biomedicina e prevenzione e l’Amb. Giampiero Massolo, presidente del comitato strategico del corso di laurea in Global Governance.
Il corso di laurea in Global Governance offre una didattica interdisciplinare, pensata per rispondere alle sfide poste dai nuovi fenomeni globali, che richiedono professionisti con competenze trasversali in campo politico, economico e giuridico, conoscenze tecnico-scientifiche e capacità di gestire processi di mediazione culturale e sfide dal connotato etico.
La didattica e tutte le attività si svolgono in lingua inglese, per raggiungere standard di conoscenza internazionali, oltre che per favorire l’inclusione degli studenti provenienti da Paesi stranieri. Ogni anno sono coinvolti docenti visitatori provenienti da Università straniere.
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