Rcoffee produce pellet riciclando fondi di caffè. L’idea è di tre studenti del nostro Ateneo
Nuove idee green nascono dalle menti degli studenti dell’Università di Roma Tor Vergata: l’ultima nata è la Startup Rcoffee- S.R.L., fondata da Arash Moazenchi, Matteo Villani e Marco Oliva, tre studenti di Economia e Giurisprudenza del nostro Ateneo che, tra una lezione e l’altra, hanno avuto l’idea di trasformare i fondi di caffè in pellet.
Tonnellate di materiale viene disperso ogni anno tra capsule e caffè macinato che, in questo modo, viene invece recuperato e riutilizzato come combustibile (ecologico) per le stufe.
L’idea di Arash, che risponde alle domande dell'Ufficio Stampa di Ateneo, e soci si posiziona a buon titolo tra le altre realtà imprenditoriali e i progetti di ricerca più recenti che hanno visto la loro genesi nel campus di “Tor Vergata”: per esempio SPlastica, della dottoressa Emanuela Gatto, ricercatrice del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche di “Tor Vergata”, che produce bioplastica completamente biodegradabile e completamente compostabile; o anche il lavoro presentato in un recente convegno e portato avanti dalla professoressa Giulia Costa e dai i professori Francesco Lombardi e Iason Verginelli con il loro gruppo di Ingegneria Sanitaria Ambientale del DICII che ha definito le modalità di valutazione che conferiscono lo status di “End of Waste” ai prodotti del trattamento delle ceneri pesanti, in un’ottica di economia circolare.
“Siamo tre studenti dell’università degli studi di Roma Tor Vergata” racconta Arash Moazenchi “io e Marco Oliva siamo studenti di Economia e Management al terzo anno mentre Matteo Villani è studente di Giurisprudenza, sempre al terzo anno. Prevediamo di proseguire gli studi con lauree magistrali e master”.
D: Quando è effettivamente nata la vostra azienda?
R: L’ azienda a livello legale è nata il 25 gennaio 2023 ma l’idea è nata a novembre del 2021 ed è proprio da quel momento che abbiamo iniziato a lavorare per cercare di costruire qualcosa di vero e solido.
D: Che strategie avete utilizzato, come vi siete mossi? Dai contatti con le società per la raccolta delle capsule alla promozione e distribuzione?
R: Siamo partiti dal prendere contatti con le società di vending che producono grandi quantità di scarti di fondi di caffè e capsule. Gli abbiamo fatto capire quali fossero i vantaggi anche per loro. Per quanto riguarda la vendita la strategia sarà quella di cominciare a vendere in una prima fase direttamente al consumatore o piccoli rivenditori e passare poi alla vendita tramite GDO negli anni successivi, poiché richiedono grandissime quantità che potremo soddisfare sono negli anni a venire.
D: Raccontate su un post di Instagram che l'idea vi è venuta in una pausa caffè, tra una lezione e l'altra.
R: Sì, l ’idea è nata durante una pausa caffè ma è stata una pura casualità. Quando si dice “ti sei svegliato e hai deciso di aprire una società?” ecco, nel nostro caso è andata proprio in questo modo! E la nostra fortuna è stata quella di inserisci in un contesto green e di economia circolare che coinvolge tutti, sia a livello globale con le direttive UE, fino alle singole imprese, da quelle grandi e affermate alle nuove startup come noi.
La tenacia e la determinazione di questi tre ragazzi li hanno portati, in circa due anni, a realizzare il loro progetto: ogni passo - dalle pratiche burocratiche alle descrizioni del prodotto – è ben riportato nel profilo IG dell’azienda, per essere anche, perché no, d’ipirazione a qualche altra mente brillante di “Tor Vergata” che, sicuramente, sta già germogliando!
Per approfondire:
https://ing.uniroma2.it/2023/04/18/lintervista-in-laboratorio/
Credits photo "Coffee Beans" by Stirling Noyes is licensed under CC BY 2.0. Credits photo staff Rcoffee srl by Arash Moazenchi